Crostata vegana di riso con marmellata
Oggi vi presento una crostata vegana con farina di riso, leggera e sana. Nonostante non sia vegana questa frolla mi affascina molto e devo dire è stata una vera scoperta. Essendo vegana non contiene ne burro, ne uova per cui è davvero leggerissima. Potete benissimo utilizzarla per la preparazione di una buona crostata come ho fatto io ma anche per realizzare dei biscotti. E’ adatta anche per i celiaci. Ho utilizzato per realizzarla farina di riso e farina di riso nero in percentuale elevata che oltre ad essere ricca di fibre, è molto aromatica e leggerissima. Vi lascio la ricetta e come sempre vi aspetto alla prossima. A presto!
Ingredienti
- 80 gr di farina di riso
- 220 gr di farina di riso nero dell’azienda Riso Melotti
- 100 gr di zucchero semolato
- 120 ml di acqua
- 60 ml di olio di semi di girasole
- 1/2 bustina di lievito per dolci
- Marmellata per farcire ( io ho utilizzato la mia marmellata di prugne)
Preparazione
- In una ciotola unite le due farine di riso, il lievito e lo zucchero e miscelate tra di loro gli ingredienti. A questo punto potete unire i liquidi, quindi l’acqua e l’olio poco alla volta.
- Impastate il tutto fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
- Coprite il panetto ottenuto con la pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per circa 1 oretta.
- Trascorso il tempo necessario riprendete il vostro panetto, non vi preoccupate se l’impasto non risulterà facile da lavorare ma leggermente granuloso, dovrà essere proprio cosi (effetto sabbioso). Dividete l’impasto in due parti: una grande e una più piccola. Con la porzione grande rivestite uno stampo per crostate di circa 24 cm, bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta e farcite con la marmellata del gusto preferito.
- Con il restante della pasta frolla create un effetto sabbia e con uno stampino a vostra scelta create le forme.
- Infornate a 180° per 25 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
La pasta frolla di riso vegan si conserva cruda in frigorifero per un massimo di due giorni. Personalmente sconsiglio di congelarla.
4.9/5
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